Lavoratori stranieri: al via assunzione con codice fiscale provvisorio
Il datore di lavoro che ha ottenuto il permesso al lavoro per un lavoratore straniero ha la facoltà di richiedere il codice fiscale temporaneo sul portale informatico Ali. E procedere all’assunzione in attesa della convocazione presso lo Sportello unico per l’immigrazione per la firma del contratto di soggiorno.
Come indicato dall’Agenzia delle Entrate l’8 aprile 2023, il rilascio del codice fiscale per i cittadini stranieri è di competenza:
• dell’Ufficio unico per l’Immigrazione presente in ogni Prefettura e responsabile del permesso di ingresso per i cittadini stranieri che richiedono il permesso di soggiorno per lavoro dipendente o ricongiungimento familiare;
• della Questura, per i cittadini stranieri che richiedono altre tipologie di permessi di soggiorno.
In attuazione della semplificazione del rilascio di permessi di lavoro introdotta dal Decreto Cutro, mirata a consentire l’utilizzo rapido dei lavoratori che giungono in Italia per motivi di lavoro, che in gran parte stabilisce una disciplina temporanea già stabilita per le quote di ingresso di lavoratori stranieri relative agli anni 2021-2023, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato i propri sistemi informatici, con l’obiettivo di generare in automatico il codice fiscale temporaneo per le istanze relative ai quali è stato concesso il visto d’ingresso (dopo aver ottenuto il permesso di lavoro dall’Ufficio unico per l’immigrazione).
Pertanto non è più necessario che il lavoratore si rechi personalmente presso gli uffici delle Entrate per ottenere il codice fiscale, come previsto in precedenza; il codice fiscale definitivo verrà rilasciato al momento della convocazione del datore di lavoro presso l’Ufficio unico per l’immigrazione.
Se il datore di lavoro desiderasse avviare subito il rapporto di lavoro, dovrebbe in ogni caso comunicarlo obbligatoriamente all’Inps. Qualora, al contrario, non intendesse procedere all’assunzione prima della firma del contratto di soggiorno, il codice fiscale definitivo sarebbe rilasciato dopo la convocazione presso l’Ufficio unico per l’immigrazione.
Sempre in relazione ai lavoratori stranieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente, nella riunione del 16 ottobre 2023, un decreto legislativo, in attesa di pubblicazione in Gazzetta, che apporta modifiche all’ingresso e al soggiorno dei cittadini stranieri altamente qualificati in conformità alla direttiva (UE) 2021/1883:
• allargare i requisiti oggettivi e soggettivi per i lavoratori altamente qualificati di Paesi terzi che possono richiedere la Carta Blu UE;
• cambiare la procedura per presentare la richiesta di permesso di lavoro da parte del datore di lavoro;
• consentire al titolare della Carta Blu UE di svolgere attività lavorativa autonoma parallela all'attività subordinata altamente qualificata e di cercare un impiego in caso di disoccupazione;
• garantire una maggiore flessibilità nella mobilità, sia a breve che a lungo termine;
• semplificare le procedure per il ricongiungimento familiare;
• agevolare l'ingresso e il soggiorno in Italia per lo straniero titolare della Carta Blu UE rilasciata da un altro Stato membro che desidera svolgere un'attività professionale.