Raddoppiate le dimissioni in quasi dieci anni

In Italia si assiste alla continua crescita del fenomeno delle dimissioni. Fino a non molto tempo fa le motivazioni che conducevano ad una scelta di questo tipo erano poche e conosciute. Ora si rilevano gli stimoli più variegati che spingono il lavoratore ad abbandonare la propria carriera e a scegliere altre strade. 

Secondo una recente statistica, più del 35% dei lavoratori, compresi anche i più giovani, pone a fondamento delle dimissioni lo stress eccessivo. Subito dopo si annovera come motivazione un clima aziendale e relazionale sfavorevole, in grado di provocare la rottura unilaterale del rapporto di lavoro. 

La problematica si rintraccia in maniera prevalente tra i più giovani che hanno fatto il primo ingresso nel mondo del lavoro. I quali spesso si distinguono per risultare meno propensi al sacrificio ed essere più attenti a conseguire degli standard qualitativi elevati di benessere psicofisico, scaturenti dall’equilibrio tra lavoro e vita privata.