Gli effetti della riduzione del cuneo fiscale sulle tredicesime
Nel 2023 sarà applicato uno sconto contributivo del 3% per i redditi fino a 35mila euro e del 2% per quelli fino a 25mila. La tredicesima mensilità sarà tassata allo stesso modo delle ore di lavoro ordinarie, aggiungendo i contributi previdenziali pari al 9,19%, oltre alla tassazione ordinaria Irpef. È proprio su quest’ultimo valore che si applicherà una decurtazione al fine di ottenere una cifra più consistente.
Secondo quanto previsto dalla Manovra 2024, l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef potrebbe influire negativamente sulla tredicesima. Attualmente, si versa il 23% su quanto supera i 15mila euro all’anno e il 25% da questa soglia fino ai 28mila euro. Con l’estensione dell’aliquota più bassa, rimarrebbero invariate le successive due (35% fino a 50mila euro e 43% al di sopra di questa cifra). Dal punto di vista economico, si avrebbe una riduzione di circa 60 euro di tasse all’anno per chi guadagna 15mila euro, 100 euro in meno per chi guadagna fino a 20mila euro e un beneficio di 260 euro l’anno per coloro che superano i 28mila euro di reddito.
Sarà previsto il conferimento anche di un bonus tredicesima. Ossia di un importo extra di 154,94 euro che alcuni pensionati percepirarrno: i titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa; i titolari di forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati di cui al d.lgs 509/1994.