Delega al Governo per la “giusta retribuzione”

La Commissione lavoro della Camera ha approvato un emendamento alla proposta di legge di Conte dello scorso luglio, eliminando il testo sul salario minimo e trasformandolo in una legge delega sull’equa retribuzione. 

La proposta prevede due deleghe al Governo da esercitare entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. La prima delega mira a individuare i contratti collettivi più diffusi per ogni categoria, stabilendo che il trattamento economico minimo del contratto prevalente debba essere garantito a tutti i lavoratori della stessa categoria, estendendo poi questi trattamenti ai lavoratori senza contrattazione collettiva. Non viene specificata una cifra minima di retribuzione, ma si fa riferimento a misure per garantire trattamenti retributivi giusti ed equi. 

La seconda delega riguarda i contratti pirata, prevedendo decreti legislativi entro sei mesi allo scopo di rafforzare i controlli e garantire trasparenza nella retribuzione e nella contrattazione collettiva, di modo tale da contrastare il dumping contrattuale, la concorrenza sleale, l’evasione fiscale e il lavoro irregolare. Tra gli altri principi, si evidenzia l’introduzione di modelli di partecipazione dei lavoratori e l’intervento del Ministero del Lavoro nei settori senza contrattazione di riferimento.