ADI: linee guida per i Patti per l’inclusione

Il Ministero del Lavoro, con il decreto n. 72 del 2 maggio 2024, ha approvato le Linee guida per la definizione dei Patti per l’inclusione.

L’Assegno di inclusione prevede infatti l’erogazione di un beneficio economico, riconosciuto, a richiesta di uno dei componenti del nucleo familiare, a garanzia delle necessità di inclusione dei componenti di nuclei familiari con disabilità, nonché dei componenti minorenni o con almeno sessant’anni di età o dei componenti in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla Pubblica Amministrazione. Per ricevere il beneficio economico, il richiedente deve effettuare l’iscrizione presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), al fine di sottoscrivere un patto di attivazione digitale.

Patto di attivazione digitale

I nuclei familiari beneficiari dell’Assegno di inclusione, una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale, sono tenuti a aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale e, per alcuni componenti, lavorativa.

Nell’ambito della valutazione multidimensionale, i componenti del nucleo familiare tenuti agli obblighi, di età compresa tra 18 e 59 anni attivabili al lavoro, vengono avviati ai centri per l’impiego per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato che può prevedere l’adesione ai percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei Lavoratori (GOL).