Bonus mamme: con uno stipendio di 1.900 euro, in busta paga 110 euro in più. Le simulazioni

Per una madre lavoratrice con una retribuzione imponibile mensile da apprendista di 1.900 euro il risparmio mensile è di 110,96 euro. Per una madre lavoratrice con retribuzione imponibile mensile di 2.692 euro l’esonero contributivo vale 247,39 euro, Se la retribuzione imponibile è di 3.600 euro, in busta paga si risparmiano 250 euro. Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all’esonero dallo stesso mese di gennaio. Se la lavoratrice madre ha due figli il vantaggio sarà spalmato solo per i 12 mesi del 2024, se ne ha tre invece il risparmio si estende anche alle annualità 2025 e 2026.

Sono le simulazioni dell’Inps a quantificare il vantaggio economico prodotto dal Bonus Mamme, la misura contenuta nella legge di Bilancio 2024 che prevede per le lavoratrici madri un esonero della contribuzione previdenziale del 9,19%, fino a un massimo di 3mila euro annui da riparametrare su base mensile, fino ad un limite di 250 euro mensili. 
Con la pubblicazione della circolare applicativa da parte dell’Inps la misura è diventata operativa. 


Per il triennio 2024-2026 lo sgravio riguarda le madri lavoratrici con almeno tre figli, ma per il solo 2024, in via sperimentale, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli a carico.

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