Pensione: uscire dal lavoro con quota 103
Tra le possibilità di uscita dal lavoro nel 2024 c’è quella di sfruttare Quota 103. La misura prevede un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni. Inoltre viene definita in base alle regole di calcolo del sistema contributivo. In merito alle specifiche sull’agevolazione previdenziale l’Inps ha dato delle istruzioni all’interno della circolare numero 39 del 27-02-2024. Il documento è stato condiviso con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Ecco cosa contiene.
Quota 103 è riconosciuta per un valore lordo mensile massimo che non va oltre quattro volte il trattamento minimo previsto. La pensione anticipata flessibile viene estesa per il 2024 e i requisiti contributivi vengono definiti secondo la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato. Permane il requisito di 35 anni di contribuzione escludendo i periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti, dove richiesto dalla gestione a carico rispetto alla quale viene liquidato il trattamento pensionistico. Alla misura non posso accedere il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e di polizia penitenziaria, quello operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della Guardia di finanza.
Il calcolo degli importi del trattamento di Quota 103 avviene seguendo le specifiche del sistema contributivo. La pensione anticipata flessibile è concessa fino a un massimo lordo mensile di quattro volte l’importo minimo stabilito per ciascun anno che nel 2024 ammonta a 2.394,44 euro. Nell’ipotesi in cui, al momento della liquidazione della pensione, l’importo mensile lordo sia inferiore a quattro volte il trattamento minimo e successivamente, a seguito della ricostituzione della pensione, superi quattro volte l’importo minimo annuale, sarà corrisposto l’importo mensile lordo massimo consentito.