Come recuperare contributi pensione stralciati entro il 10 novembre

Per affrontare questa questione dei debiti con l’Inps, derivanti dal mancato pagamento dei contributi, l’istituto previdenziale ha emanato la circolare 86 in data 10 ottobre 2023, al fine di fornire istruzioni in merito al recupero dei contributi pensionistici annullati tramite la legge di bilancio del 2023 (e non solo).

I soggetti iscritti alle Gestioni degli artigiani e dei commercianti, ai lavoratori autonomi agricoli e ai committenti e professionisti iscritti alla Gestione separata dell’Inps, possono richiedere entro il 10 novembre 2023 la rivalutazione dei debiti cancellati, a seguito delle disposizioni di “cancellazione mille euro” al fine di migliorare la propria posizione assicurativa e accedere più agevolmente alla pensione.

Chi richiede questa rivalutazione rinuncia automaticamente alla cancellazione e deve saldare quanto dovuto. La circolare 86 del 2023 prevede anche lo svolgimento di modalità specifiche per il recupero della posizione assicurativa, a seconda che la cancellazione sia avvenuta in base all’articolo 4 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, oppure tramite la legge di bilancio del 2023.

I modelli di domanda sono inclusi nell’Allegato 1 per il recupero dei contributi pensionistici secondo l’articolo 4 del decreto-legge 119/2018 e nell’Allegato 2 per il recupero dei contributi cancellati in conformità con la legge di bilancio 2023.

Nella domanda si devono indicare, il numero della Cartella di pagamento/Avviso di Addebito oppure, in mancanza di tali informazioni, i periodi oggetto di cancellazione per i quali si richiede la rivalutazione, nonché la modalità di pagamento scelta (unica rata o più rate). Inoltre, è necessario impegnarsi a effettuare il versamento integrale entro il 31 dicembre 2023 e indicare gli importi eventualmente versati dal 1° gennaio 2023 fino alla data di cancellazione del 30 aprile 2023.
Nella domanda, il richiedente deve specificare una delle seguenti motivazioni:

• Crediti soggetti a rateizzazione concessa dall'agente della riscossione ai sensi dell'articolo 19 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602;
• Crediti oggetto di definizione agevolata;
• Crediti oggetto di contenzioso giudiziario (è necessario indicare la data del ricorso e il numero di registro generale);
• Crediti oggetto di atto di intimazione di pagamento da parte dell'agente della riscossione (da allegare);
• Crediti oggetto di azioni esecutive da parte dell'agente della riscossione.

Si ricorda che la domanda deve essere presentata entro il 10 novembre 2023.
Per quanto riguarda i costi del recupero dei contributi pensionistici cancellati, il contribuente che richiede il ripristino della posizione assicurativa deve effettuare il pagamento dovuto in un’unica soluzione o in più rate. Tuttavia è tenuto a completare il pagamento entro il 31 dicembre 2023. Gli importi da versare potrebbero risultare elevati in quanto comprendono più cartelle esattoriali con importi inferiori a 1.000 euro. Infatti, la normativa prevede che per ottenere il riaccredito dei contributi sia necessario saldare:

• Gli importi dovuti a titolo di contribuzione obbligatoria;
• Sanzioni civili fino alla data di cancellazione automatica applicate su ogni cartella.