CNEL: “La parità di genere nel lavoro conviene a tutti”

“Le disparità tra uomo e donna nel mercato del lavoro, il fenomeno odioso della violenza economica hanno un forte impatto sulle performance economiche di un paese. Dove c’è minore disuguaglianza di genere il reddito pro capite è più elevato. La parità di genere nei diritti e nelle opportunità si associa a livelli più alti di sviluppo economico, migliora la mobilità sociale, promuove l’inclusione, stimola la crescita attraverso un migliore utilizzo delle competenze e una migliore allocazione della forza lavoro” – Così l Presidente del Cnel, Renato Brunetta affrontando il tema dell’impatto negativo che ha sul sistema economico il gap tra uomini e donne nel mercato del lavoro, uno dei mali ormai “strutturali” del nostro sistema produttivo. Da economista del lavoro, Brunetta cita dati che evidenziano come nei paesi Ocse i divari tra i sessi generano una perdita media di reddito del 15%, di cui il 40% è dovuto alle ricadute negative nel campo dell’imprenditorialità.

“La parità di genere è una fantastica medicina per aiutare le economie a riprendersi più rapidamente dagli shock – sostiene Brunetta -. La parità rafforza la resilienza, è anche un importante fattore di stimolo della produttività e riduce il rischio di povertà. Rende più resilienti le donne nell’intraprendere percorsi di uscita dalla violenza domestica. Insomma, divario di genere e violenza economica sono due facce della stessa medaglia”.