Lavoro: cresce l’occupazione ma stipendi al palo

Nuovo record del numero di persone che in Italia ha un impiego e disoccupazione in calo. Restiamo però ancora tra gli ultimi in Europa. Aumenti per gli stipendi regolati da un contratto collettivo, ma meno dell’inflazione. Inoltre, la metà di questi dipendenti attende da molti mesi il rinnovo degli accordi e gli adeguamenti dei salari.

Aumenta ancora il numero di italiani con un lavoro. Non è infatti mai stato così alto come a dicembre scorso, quando le persone con un posto, ci dice l’Istat, hanno superato i 23 milioni e mezzo. In rialzo anche il tasso di occupazione, cioè la percentuale di coloro che hanno un impiego, che sfiora il 62 per cento. Una quota, tuttavia, che continua a lasciarci in fondo alla classifica europea, dove – secondo le ultime rilevazioni – risultiamo ultimi, con divari ancora più ampi quando si tratta di donne.

Per quanto riguarda i salari, poi, l’Ufficio di Statistica spiega che l’anno scorso, in media, sono saliti del 3,1 per cento annuo. Si tratta solo delle retribuzioni di chi ha un contratto nazionale di lavoro, ma l’incremento registrato risulta molto al di sotto dell’inflazione, che nel 2023 è stata al 5,7 per cento.