Sicurezza sul lavoro: sentenza Corte di Cassazione su irregolarità nei cantieri 

La Corte di Cassazione con sentenza 7414 del 20 febbraio 2024 ha rigettato il ricorso di un coordinatore per l’esecuzione dei lavori accusato del reato di cui all’art. 589, commi 2 e 3, cod. pen. per aver omesso di verificare l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento.

Nella fattispecie in esame un lavoratore impegnato a eseguire lavori di ampliamento e di realizzazione della copertura di un tetto privo di strumenti di protezione per la caduta dall’alto era precipitato dall’altezza di quattro o cinque metri riportando un politrauma che ne aveva causato il decesso.

La Corte di Cassazione ha statuito che il potere-dovere inibitorio di sospensione dei lavori, attribuito al coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva dall’art. 92, comma 1, lett. f), d.lgs. 9

 aprile 2008, n. 81, è correlato a qualsiasi ipotesi in cui tale garante riscontri direttamente un pericolo grave e imminente, a prescindere dalla verifica di specifiche violazioni della normativa antinfortunistica e del rischio interferenziale, la cui gestione è, invece, correlata agli obblighi di alta vigilanza.