Inps: indennità di accompagnamento per ricovero oltre 29 giorni

Con un comunicato stampa dello scorso 23 ottobre, l’Inps, in armonia con un consolidato orientamento giurisprudenziale, reso noto con Messaggio Hermes n. 3347 del 26 settembre 2023, ha stabilito che l’indennità di accompagnamento deve essere corrisposta alla persona con disabilità anche in caso di ricovero in struttura ospedaliera per un periodo superiore a 29 giorni. Ciò si rileva nel caso in cui la Struttura sanitaria non garantisca un’assistenza esaustiva.

L’Istituto ha precisato che l’indennità di accompagnamento non sarà sospesa qualora sia necessaria la presenza continua di un familiare o di un infermiere privato per attendere a tutti gli atti quotidiani di vita. Nonché qualora la presenza dei genitori per l’intera giornata sia assolutamente necessaria per il benessere fisico e relazionale del minore.

Allo scopo di continuare a percepire l’indennità di accompagnamento, il titolare (tramite amministratore di sostegno o rappresentante legale) deve inviare una dichiarazione telematica all’INPS al termine del ricovero, recante esclusivamente date di inizio e fine ricovero e l’allegazione dell’attestazione fornita dalla struttura sanitaria in ordine al carattere non esaustivo dell’assistenza offerta.